martedì 18 marzo 2008

Buone Notizie

Prigionieri di coscienza

Cuba - Il 17 febbraio 2008 sono stati rilasciati quattro prigionieri di coscienza adottati da Amnesty International: si tratta dei giornalisti Josè Ramon e Alejandro Gonzales, il sindacalista Pedro Alvarez e il dissidente Omar Pernet. I quattro stavano scontando lunghe pene detentive, emesse nel 2003 a seguito di un giro di vite contro attivisti, giornalisti e oppositori politici additati dalle autorità cubane come "mercenari al soldo degli Usa".


Diritti dei popoli nativi

Australia - Il 13 febbraio 2008 il nuovo primo ministro Kevin Rudd ha espresso le scuse formali da parte del governo australiano alla cosiddetta "Generazione rubata". Dal 1910 al 1970 le autorità perseguirono un programma ufficiale di separazione dei bambini delle comunità aborigene e dell'isola di Torres Strait. Molti bambini vennero sottoposti ad abusi sessuali, fisici e psicologici negli istituti nei quali vennero segregati. Per Amnesty International, le scuse ufficiali costituiscono il primo passo per porre fine alle sistematiche violazioni dei diritti umani che colpiscono le comunità native.

lunedì 17 marzo 2008

Buone Notizie

Prigionieri di coscienza (1)

Federazione Russa - Mikhail Trepashkin, avvocato ed ex funzionario dei servizi federali di sicurezza, è stato rilasciato il 30 novembre 2007.
Nel maggio 2005, un tribunale militare l'aveva condannato a quattro anni di carcere per "rivelazione di segreti di Stato" e "possesso illegale di armi". Amnesty International aveva avviato una campagna in suo favore, centrata sull'iniquità del processo, sulle dure condizioni detentive e sulla negazione di cure mediche in carcere.


Prigionieri di coscienza (2)

Iran - Milad Moini e Younes Mir Hosseini, due aderenti al gruppo "Studenti per la libertà e l'eguaglianza", sono stati rilasciati il 15 gennaio 2008.
Erano stati arrestati il 7 dicembre scorso, mentre prendevano parte con decine di altri colleghi a una manifestazione indetta in occasione della Giornata nazionale degli studenti universitari. Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente in loro favore, temendo che potessero essere torturati in carcere.


Rilasci

Sudan - Ammar Najm Eddine Jalak, segretario del dipartimento Informazione e cultura del Movimento per la liberazione del popolo sudanese/ufficio di Khartoum, è stato rilasciato il 22 gennaio 2008, a seguito di un'azione urgente di Amnesty International. Era stato arrestato il 23 novembre 2007 e accusato di cospirare con l'Esercito di liberazione del Sudan, un gruppo armato di opposizione, per fomentare la lotta armata nella regione settentrionale della Nubia. Durante la detenzione, nella prigione di Dabak, è stato sottoposto a tortura.

domenica 16 marzo 2008

Buone Notizie

Campagna "Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina"

Repubblica popolare cinese - Li Heping, avvocato e attivista per i diritti umani di Pechino, si è ripreso dai postumi di un'aggressione subita nel parcheggio del suo ufficio, il 29 settembre 2007. Da quando del suo caso si è interessata Amnesty International (anche attraverso la Maratona Azioni Urgenti della Sezione Italiana), le minacce sono cessate. L'avvocato ha anche ottenuto il rinnovo della sua licenza.


Campagna "Mai più violenza sulle donne"

Unione europea - Il 14 dicembre 2007, su sollecitazione di Amnesty International, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulle "donne di conforto", le migliaia di giovani donne di diverse nazionalità ridotte in schiavitù sessuale dall'esercito giapponese nel corso della Seconda guerra mondiale. Così come quelle adottate dal Congresso Usa e dai parlamenti di Canada e Olanda, la risoluzione chiede al Giappone di ammettere ufficialmente le sue responsabilità storiche, esprimere le scuse alle vittime e fornire una riparazione.


Pena di morte (1)

Uzbekistan - Il 1° gennaio 2008 l'Uzbekistan ha ufficialmente abolito la pena capitale.


Pena di morte (2)

Corea del Sud - Grazie a un'amnistia presidenziale, il 30 dicembre 2007 sei condannati a morte hanno ottenuto la commutazione della pena in ergastolo.


Campagna "Più diritti più sicurezza"

Stati Uniti d'America - Il 28 dicembre 2007, 10 cittadini di nazionalità saudita sono stati rilasciati dal centro di detenzione di Guantánamo. Il numero dei detenuti ancora presenti a Guantánamo è sceso così a 275.


Pena di morte (3)

Iran - Il 24 dicembre 2007 Sina Paymand, condannato a morte nel 2004 per aver ucciso uno spacciatore nel corso di una rissa, e' stato liberato dopo che la famiglia della vittima ha ottenuto un risarcimento. Paymand stava per essere impiccato il 20 settembre 2006 quando, con la corda già al collo, chiese di poter suonare per l'ultima volta il suo flauto. I familiari della vittima, presenti sul posto, si commossero, chiesero di sospendere l'esecuzione e accettarono di negoziare un risarcimento.


Rilasci

Sudan - Il 31 dicembre 2007 Abdel Jalil Basha (segretario generale del Partito per la riforma e il rinnovamento), Ahmad Salman (assistente di Abdel Jalil Basha), Khabbashi Khater Mohammed Ahlad (commerciante), Tawer Osman Tawer e Yaqoub Yahya (ex ufficiali delle forze armate) e almeno altre 22 persone sono stati graziati in occasione del 52simo anniversario dell'indipendenza del paese. Erano detenuti nella prigione di Kober dal luglio 2007 con l'accusa di sabotaggio ai danni del governo. Amnesty International aveva emesso varie azioni urgenti in loro favore.


Campagna "Mai più violenza sulle donne"

Ungheria - Il 5 dicembre 2007 il governo ha incontrato una serie di Organizzazioni non governative, tra cui Amnesty International, per presentare il testo del protocollo per le vittime e le sopravvissute allo stupro, di prossima introduzione. L'iniziativa, concordata tra governo, Ong, polizia, magistratura e sistema sanitario, fa seguito alla presentazione di un rapporto di Amnesty International sulla violenza domestica in Ungheria. Il protocollo stabilirà norme da seguire per tutti i servizi pubblici cui le vittime di stupro dovessero rivolgersi.