venerdì 8 ottobre 2010

Buone Notizie

Prigionieri di coscienza (1)

Iran - Il 18 marzo 2010 le autorità iraniane hanno disposto il rilascio su cauzione di alcuni importanti esponenti dell'opposizione locale, arrestati per la loro partecipazione alle manifestazioni di protesta iniziate dopo le elezioni presidenziali del giugno scorso. Tra le persone liberate figura anche Mohsen Mirdamadi, uno dei principali esponenti del Fronte di Partecipazione a un Iran islamico, partito di opposizione. Mirdamani era in prigione dal 13 giugno scorso, il giorno dopo le contestate elezioni che hanno visto la riconferma del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Sono stati rilasciati su cauzione anche il regista Mohammad Rasoulof, il giornalista Ali Akbar Montajabi e l'attivista Farzaneh Qassemi. Amnesty International aveva lanciato appelli per la loro scarcerazione.

Pena di morte (1)

Stati Uniti d'America - Il 24 marzo 2010 la Corte suprema federale ha sospeso l'esecuzione di Hank Skinner, un detenuto del Texas condannato a morte nel 1993 per l'omicidio della sua compagna. La decisione dei giudici federali potrebbe aprire la strada a esami del Dna che, con tecniche non disponibili all'epoca dei fatti, potrebbero affermare l'innocenza di Skinner. La sospensione è arrivata un'ora prima dell'esecuzione.

Giustizia internazionale (1)

Bangladesh - Il 23 marzo 2010 il Bangladesh è diventato il 111mo paese, e il settimo in Asia, ad aver ratificato lo Statuto della Corte penale internazionale.

Rilasci (1)

Guinea - Issiaka Camara, Alpha Oumar Diallo e Hassiniou Pendessa, tre militari arrestati nel dicembre 2008, sono stati rimessi in libertà il 25 gennaio 2010. Non sono mai state rese note le ragioni del loro arresto e, per tutta la durata della detenzione, i tre militari non sono mai stati portati di fronte a un giudice. Amnesty International aveva chiesto alle autorità guineane di sottoporli a un processo regolare per un reato di accertata natura penale oppure di rilasciarli.

Pena di morte (2)

Iran - Hossein Haghi, condannato a morte nel 2004 quando aveva meno di 18 anni, è stato graziato dai parenti della persona del cui omicidio era stato giudicato colpevole. Secondo la legge islamica in vigore in Iran, la famiglia di una vittima di omicidio volontario ha il diritto di chiedere la retribuzione (l'esecuzione dell'omicida) o un risarcimento, in denaro o in beni materiali.

Rilasci (2)

Guinea - Mamadou Bah Syllah, Lansinet Keita e Ibrahima Kadja, tre militari arrestati nel dicembre 2008, sono stati rimessi in libertà il 18 febbraio 2010 . Non sono mai state rese note le ragioni del loro arresto e, per tutta la durata della detenzione, i tre militari non sono mai stati portati di fronte a un giudice. Amnesty International aveva chiesto alle autorità guineane di sottoporli a un processo regolare per un reato di accertata natura penale oppure di rilasciarli.

Campagna "Più diritti più sicurezza"

Stati Uniti d'America - Il 24 marzo 2010 tre detenuti del centro di detenzione di Guantanamo Bay sono stati trasferiti in Georgia. Si tratta di tre cittadini di origine mediorientale. I tre uomini sono stati posti in libertà in territorio georgiano ma non potranno lasciare il paese.

Gruppi armati d'opposizione (1)

Colombia - Il 28 marzo 2010 le Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc) hanno rilasciato un soldato, Josué Daniel Calvo, sequestrato nella primavera del 2009 e tenuto in ostaggio per quasi un anno.

Prigionieri di coscienza (2)

Yemen - Hisham Bashraheel, ex direttore del quotidiano "al-Ayyam", 66 anni, è stato rilasciato il 25 marzo 2010 dopo aver trascorso quasi tre mesi in carcere senza incriminazione formale né processo. Era stato arrestato il 5 gennaio con l'accusa di aver aver costituito un gruppo armato che aveva organizzato una manifestazione di fronte alla sede del quotidiano, chiuso otto mesi prima dalle autorità. Amnesty International aveva adottato Bashraheel come prigioniero di coscienza, ritenendo che la persecuzione ai suoi danni fosse solo dovuta agli articoli che "al-Ayyam" aveva dedicato alla crisi politica in atto nel sud del paese.

Diritti economici, sociali e culturali

Ecuador - Il 30 marzo 2010 il parlamento dell'Ecuador, primo paese in assoluto, ha approvato la legge di ratifica del Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti economici sociali e culturali.

Pena di morte (3)

Australia - L'11 marzo 2010 il parlamento federale ha approvato una legge che stabilisce che la pena di morte non potrà mai essere reintrodotta da uno stato o da un territorio federale del paese.

Gruppi armati d'opposizione (2)

Colombia - Il 30 marzo 2010 le Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc) hanno rilasciato un soldato, Pablo Emilio Moncayo, sequestrato nel 1997 e tenuto in ostaggio per 12 anni.

Impunità (2)

Argentina - Il 20 aprile 2010 Reynaldo Bignone, ex generale militare e presidente de facto dell’Argentina nel 1982, è stato condannato a 25 anni di carcere per crimini contro l’umanità commessi negli anni Settanta. Il processo, iniziato nel novembre 2009, ha riconosciuto Bignone colpevole di tortura, uccisione e numerosi rapimenti mentre era a capo del noto centro di detenzione Campo de Mayo dal 1976 al 1978.

Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender

Filippine - Il 22 aprile 2010 la Corte suprema ha annullato una decisione della Commissione elettorale, ammettendo per la prima volta nella storia del paese un partito politico Lgbt alle elezioni politiche che si svolgeranno a maggio. In precedenza, il partito Ang Ladlad (Coming out) era stato escluso in quanto "tollerava l'immoralità e offendeva sia i cristiani che i musulmani".

Difensori dei diritti umani

Messico - Padre Martin Octavio Garcia Ortiz è stato rilasciato il 30 giugno 2010 a seguito di un'azione urgente di Amnesty International. Era stato arrestato il 19 giugno, insieme ad altre otto persone, con la falsa accusa di aver preso parte all'omicidio di due funzionari pubblici di San José del Progreso, nello stato di Oaxaca. Padre Ortiz è impegnato nella tutela dei diritti delle comunità più povere e in una campagna contro le attività di imprese minerarie che si ritiene siano dannose per l'ambiente.

Prigionieri di coscienza (3)

Maldive - Abdullah Yameen, parlamentare dell'opposizione, è stato rilasciato il 23 luglio 2010. Era stato arrestato il 15 luglio, nel contesto di una crisi istituzionale legata alle dimissioni del governo, avvenute il 29 giugno.

Campagna "Io pretendo dignità" (1)

Costa d'Avorio - Il 23 luglio 2010 un tribunale olandese ha giudicato colpevole la compagnia multinazionale Trafigura di aver trasportato rifiuti tossici e averli scaricati in vari siti di Abijan, la capitale del paese, nell'agosto 2006. Dopo questa operazione oltre 100.000 persone furono costrette a ricorrere a cure mediche e 15 morirono.

Diritto internazionale - Munizioni a grappolo

Il 1 ° agosto è entrata in vigore la Convenzione sulle munizioni a grappolo che vieta l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento delle munizioni a grappolo. Il testo è stato adottato a Dublino il 30 maggio 2008 e aperto alla firma a Oslo nel dicembre dello stesso anno. Amnesty International, che si è detta soddisfatta per l'adozione del testo, insieme ad altre centinaia di organizzazioni, aveva da tempo lavorato per un divieto totale delle munizioni a grappolo.

Giustizia internazionale (2)

Saint Lucia - Il 18 agosto 2010 il parlamento di Saint Lucia ha ratificato lo Statuto della Corte penale internazionale. L'isola caraibica è diventata così il 113mo stato parte dello Statuto.

Pena di morte (4)

Stati Uniti d'America - Il 2 settembre 2010 il governatore dell'Ohio, Ted Strickland, ha commutato la condanna a morte di Kevin Keith, la cui esecuzione era prevista 13 giorni dopo. Keith era stato condannato alla pena capitale nel 1994, dopo che una giuria lo aveva riconosciuto colpevole di aver ucciso tre persone (tra cui un bambino di quattro anni) e di averne ferite altre tre (tra cui due bambini). Keith si è sempre proclamato innocente. Il governatore Strickland, nel motivare la commutazione, ha dichiarato: "Le procedure in vigore non potrebbero mai consentire la piena riapertura del caso. Lo dico con rammarico, dato che questo è uno di quei casi in cui un tribunale dovrebbe risolvere tutte le questioni irrisolte. Sulla base di queste circostanze, non posso permettere che il signor Keith venga messo a morte".

Impunità (2)

Perú - Il 13 settembre 2010, il presidente Alan García ha chiesto al Congresso di bocciare un decreto presidenziale, presentato solo due settimane prima, che avrebbe consentito ai responsabili di violazioni dei diritti umani commesse prima del 2003 di evitare il processo. Appena il decreto era stato inviato al Congresso, Amnesty International aveva sottolineato come la sua approvazione avrebbe significato l’amnistia nei confronti dei militari responsabili di violazioni dei diritti umani durante il conflitto armato che insanguinò il paese dal 1980 al 2000. In quei decenni, migliaia di persone furono torturate, stuprate e assassinate dai militari. Centinaia di appartenenti al gruppo armato di opposizione Sendero luminoso stanno scontando condanne per le atrocità commesse durante il conflitto mentre molti di coloro che commisero crimini in nome dello stato rimangono a piede libero e impuniti.

Campagna "Io pretendo dignità" (2)

Spagna - Il 24 settembre 2010 la Spagna è diventata la terza nazione (e la prima in Europa) ad aver ratificato il Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, che consente a singole persone e gruppi di persone di chiedere giustizia agli organismi delle Nazioni Unite nel caso in cui i diritti contenuti nel Patto (all'alloggio adeguato, al cibo, all'acqua, all'istruzione, alla salute, al lavoro, alla sicurezza sociale ecc) siano violati dal loro governo.

sabato 27 marzo 2010

Buone Notizie

Prigionieri di coscienza (1)

Israele / Territori occupati palestinesi - Il 12 gennaio 2010 è stato rilasciato senza alcuna accusa Jamal Juma', coordinatore della campagna “Fermiamo il muro”. Juma' era stato arrestato il 16 dicembre 2009 e da allora non era stata notificata alcuna accusa né a lui né al suo avvocato, sulla base delle leggi militari che autorizzano la detenzione senza accusa né processo a scopo d’interrogatorio fino a 90 giorni. Amnesty International aveva chiesto il suo rilascio immediato e incondizionato.

Campagna "Io pretendo dignità"

Brasile - All'inizio del gennaio 2010, le autorità dello stato di San Paolo hanno deciso di restituire l'insediamento di Olga Benario a 800 famiglie, che ne erano state illegalmente e violentemente espropriate nell'agosto 2009. In più, le famiglie potranno insediarsi anche su una parte degli adiacenti terreni di Capao Redondo. Amnesty International aveva seguito la vicenda attraverso un'azione urgente.

Pena di morte

Mongolia - Il 14 gennaio 2010 il governo ha ufficialmente proclamato una moratoria sulle esecuzioni capitali.

Prigionieri di coscienza (2)

Tunisia - A seguito di un'azione urgente di Amnesty International, il 20 gennaio 2010 Walid Romdhani è stato rilasciato dopo aver trascorso quasi 48 ore in isolamento nelle mani dei servizi di sicurezza. L'arresto era probabilmente legato alle denunce fatte, anche agli organismi internazionali per i diritti umani, sulle torture subite in carcere dal fratello Ramzi.

Pena di morte (2)

Arabia Saudita - Il 22 gennaio 2010 il Consiglio della Shura ha approvato un emendamento al codice penale in base al quale sarà più difficile emettere una condanna a morte. La sentenza infatti dovrà essere approvata all'unanimità da tutti i giudici del caso. Inoltre, le sentenze emesse dalle corti di primo grado dovranno essere ratificate dalla Corte suprema.

Prigionieri di coscienza (3)

Repubblica popolare cinese - Zhao Shying, scrittore conosciuto anche con lo pseudonimo di Zhao Dagong, è stato rilasciato il 25 gennaio 2010, anche se continua a essere sottoposto a sorveglianza. Intellettuale e firmatario di Charta 08, il documento che chiede riforme legislative e politiche, Zhao era stato arrestato l'11 gennaio e trattenuto in stato di fermo in un ostello di stato, interrogato continuamente e privato di cibo, acqua e sonno. Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente in suo favore.

Prigionieri di coscienza (4)

Ucraina / Bielorussia - Il 2 febbraio 2010 Igor Koktysh, musicista e attivista per i diritti umani della Bielorussia, è stato rilasciato dopo due anni e mezzo di detenzione preventiva trascorsi nella prigione di Simferopol, in Ucraina. Durante tutto questo periodo Amnesty International aveva sollecitato le autorità ucraine a non estradarlo verso la Bielorussia e a rilasciarlo senza condizioni. Anche la Corte europea dei diritti umani, il 10 dicembre 2009, si era pronunciata in questo senso.

Campagna "Io pretendo dignità" (2)

Burkina Faso - Il 12 febbraio 2010, nel corso di un incontro col Segretario generale ad interim di Amnesty International, Claudio Cordone, il presidente Blaise Compaoré si è impegnato a rimuovere tutte le barriere di natura economica che ostacolano l'accesso delle donne burkinabé alle cure ostetriche di emergenza e ai servizi di pianificazione familiare. Amnesty International aveva sollecitato tali misure in occasione del lancio, il 27 gennaio, di un rapporto sulla mortalità materna nel paese africano.

Prigionieri di coscienza (5)

Kuwait - Muhammad 'Abd al-Qader al-Jasem, giornalista, è stato rilasciato il 4 dicembre 2009, anche a seguito di un'azione urgente di Amnesty International. Era stato arrestato il 22 novembre per aver espresso critiche, nel corso di un incontro privato, nei confronti del primo ministro, lo sceicco Nasser al Sabah.

Prigionieri di coscienza (6)

Myanmar - Il 13 febbraio 2010 è stato rilasciato Tin Oo, prigioniero di coscienza adottato da Amnesty International, cofondatore della Lega nazionale per la democrazia insieme al Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. Tin Oo, 82 anni, aveva trascorso gli ultimi sette anni in detenzione.

Diritti economici, sociali e culturali

Zimbabwe - A seguito di una prolungata azione urgente di Amnesty International e di un incontro avuto con le autorità municipali di Harare, queste ultime hanno comunicato il 30 gennaio 2010 di aver ufficialmente fermato il progetto di sgombero forzato di migliaia di persone dal centro della capitale. Il progetto era stato lanciato nel luglio 2009 per eliminare "insediamenti illegali ed esercizi commerciali abusi, ripristinando in tal modo l'ordine". Nella lettera inviata ad Amnesty International, il sindaco di Harare ha scritto: "A seguito delle preoccupazioni espresse da più parti, compresi i vostri iscritti, il progetto è sottoposto a riesame (...) Nel caso degli insediamenti informali, nessuno sforzo verrà rispiarmiato per trovare alloggi alternativi prima che le persone coinvolte siano allontanate e per fare tutto ciò nel modo più umano possibile".

Prigionieri di coscienza (7)

Iran - Sara e Leyla Tavassoli, figlie di Mohammad Tavassoli, leader di una formazione denominata Movimento per la libertà, sono state rilasciate rispettivamente il 23 e 24 febbraio 2010. Erano state arrestate alla fine del 2009, all'indomani delle celebrazioni religiose dell'Ashura, quando l'opposizione iraniana era scesa in piazza.

Prigionieri di coscienza (8)

Iran - Mohammad Naeimpour, un attivista dell'opposizione, è stato rilasciato il 24 febbraio 2010. Era stato arrestato il 17 gennaio. Naeimpour aveva già trascorso periodi di carcere e di tortura negli anni Ottanta, sempre a causa delle sue attività politiche.

Prigionieri di coscienza (9)

Iran - Mahfarid Mansourian, un'attivista per l'ambiente e interprete, è stata rilasciata il 21 febbraio 2010. Era stata arrestata nella notte tra il 7 e l'8 febbraio, senza alcuna accusa formale. Amnesty International aveva immediatamente lanciato un'azione urgente in suo favore.

Rilasci

Sudan - Il 24 febbraio 2010, 57 persone sospettate di far parte del Movimento per la giustizia e l'eguaglianza, un gruppo armato di opposizione del Darfur, sono state rimesse in libertà in applicazione di un accordo per il cessate il fuoco. Alcune di queste persone erano state condannate a morte.

Prigionieri di coscienza (10)

Iran - Abdollah Sadoughi, giornalista sportivo, è stato rilasciato l'11 marzo 2010 dopo aver trascorso sette settimane in carcere senza ricevere un'incriminazione formale. Era stato arrestato il 18 gennaio con le accuse di "atti contro la sicurezza nazionale e "sostegno al pan-turchismo", per aver pubblicato un poster del Traktor Sazi (la squadra di calcio di Tabriz, diventata uno dei simboli della minoranza azera), sul quale era riportato lo slogan "Tutto l'Azerbaigian è fiero di voi!". Alla fine di febbraio aveva avviato uno sciopero della fame. Amnesty International lo aveva adottato come prigioniero di coscienza.

Prigionieri di coscienza (11)

Egitto - Ahmed Mostafa, il primo blogger ad aver rischiato un processo di fronte a una corte marziale e una condanna fino al 9 anni e mezzo di carcere, è stato rilasciato il 6 marzo 2010. Era stato arrestato il 17 febbraio e accusato di aver diffuso on line segreti militari, aver pubblicato false informazioni sulle forze armate e aver offeso gli ufficiali preposti al reclutamento nell'accademia militare. Queste accuse erano derivate da un post che Mostafa aveva pubblicato sul suo blog "Che ti è successo, mia nazione?" nel quale aveva denunciato il nepotismo esistente all'interno dell'Esercito. Subito dopo l'arresto, Amnesty International aveva adottato Mostafa come prigioniero di coscienza.

Prigionieri di coscienza (12)

Iran - Behrang Tonekaboni, giornalista musicale, sua madre Lily Farhadpour e il suo collega Kayvan Farzin sono stati rimessi in libertà tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo 2010. Tonekaboni, direttore del periodico "Farhang va Ahang", e Farzin, critico musicale della stessa rivista, erano stati arrestati il 5 gennaio senza accusa formale. La madre di Tonekaboni, che fa parte dell'organizzazione non governativa "Madri per la pace", era stata arrestata il 20 gennaio. Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente chiedendo la scarcerazione dei tre prigionieri di coscienza.

lunedì 6 luglio 2009

Buone Notizie

Impunità (1)

Colombia - Il 30 aprile 2009, a seguito delle pressioni sul governo di Amnesty International, sono stati eseguiti sette mandati di cattura nei confronti di altrettanti soldati in relazione all'omicidio di Edwin Legarda, marito di Aida Quilcue, leader del Consiglio regionale indigeno del Cauca. Legarda era stato assassinato il 16 dicembre 2008 nella città di Popayan (dipartimento del Cauca) mentre stava andando a prendere sua moglie, appena rientrata da Ginevra, dove aveva preso parte a una sessione del Consiglio Onu dei diritti umani dedicato alla Colombia.

Pena di morte (1)

Burundi - Il 24 aprile 2009, a seguito dell'introduzione del nuovo codice penale, il Burundi è diventato il 93mo paese abolizionista per tutti i reati. L'ultima esecuzione nel paese africano aveva avuto luogo nel 1997.

Campagna "Più diritti più sicurezza" (1)

Stati Uniti d'America / Francia - Il 15 maggio 2009 Lakhdar Boumediene, un detenuto di Guantánamo Bay di cui le autorità statunitensi avevano disposto il rilascio, è arrivato in Francia. Nei giorni precedenti, il governo di Parigi aveva offerto la propria disponibilità ad ospitare questo cittadino algerino, che ha trascorso sette anni a Guantánamo Bay senza accusa né processo.

Pena di morte (2)

Stati Uniti d'America - Il 12 maggio 2009 Paul House, un condannato a morte dello stato del Tennessee, è stato ufficialmente dichiarato innocente ed è diventato il 132mo detenuto rilasciato a seguito di nuovi test sul Dna. House, che ha trascorso 22 anni nel braccio della morte, era stato condannato alla pena capitale nel 1986 per un omicidio commesso l'anno prima. Nel 2006 la Corte suprema aveva stabilito che House aveva diritto a una nuova udienza e nel 2008 era stato rilasciato su cauzione. La pubblica accusa ha fatto decadere tutte le accuse nei suoi confronti.

Difensori dei diritti umani (1)

India - Il 26 maggio 2009 Binayak Sen, prigioniero di coscienza adottato da Amnesty International, è stato rilasciato dietro pagamento di una cauzione su ordine della Corte suprema. Sen è da anni in prima fila nella lotta per garantire alle comunità più emarginate del paese l'accesso alle cure mediche fondamentali. Era stato arrestato il 14 maggio 2007 con l'accusa di favoreggiamento nei confronti di un gruppo armato maoista, un'accusa infondata che potrebbe essere stata motivata dalle denunce di Sen nei confronti dell'operato illegale delle forze di polizia.

Sparizioni

Ciad - Issa Palkoubou, insegnante d'inglese presso il Centro americano delle lingue (Cal) della capitale N'Djamena, è stato rilasciato il 21 maggio 2009 a seguito di una serie di azioni urgenti di Amnesty International e delle pressioni delle organizzazioni locali per i diritti umani. Palkoubou era stato rapito il 3 settembre 2008 da un gruppo di uomini in borghese, all'uscita del Cal, e da allora non si erano più avute sue notizie. In seguito, Amnesty International ha appreso che egli è tenuto per oltre otto mesi in una cella dei servizi di sicurezza nella capitale. Non sono tuttora note le ragioni del suo arresto e della successiva sparizione.

Impunità (2)

Cile - Il 27 maggio 2009 un tribunale ha incriminato un ex soldato dell'esercito cileno in relazione all'omicidio del popolare cantautore Victor Jara, avvenuto oltre 35 anni fa.

Difensori dei diritti umani (2)

Messico - Il 18 maggio 2009 l'Alta corte interamericana sui diritti umani (l'organismo giudiziario istituito dalla Commissione interamericana sui diritti umani) ha ordinato al governo messicano di mettere in atto misure di protezione nei confronti di oltre 100 difensori dei diritti umani, tra cui esponenti del Centro per i diritti umani Tlachinollan e dell'Organizzazione dei popoli indigeni Me'phaa e attivisti del gruppo indigeno Mixtec. Le misure di protezione devono riguardare anche Ines Fernandez, una donna Tlapaneca che venne rapita e stuprata dai militari messicani nel 2002 e sul cui caso Amnesty International continua a svolgere un'azione per chiedere l'incriminazione dei responsabili.

Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt)

Nazioni Unite - Il 29 maggio 2009 il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali (il gruppo di esperti che supervisiona l'attuazione del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali) ha adottato un nuovo Commento generale sul tema della discriminazione. Il Commento interpreta l'art. 2, comma 2 del Patto facendo specifico riferimento alla discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere. Amnesty International aveva fatto una raccomandazione in questo senso, in un memorandum inviato al Comitato nell'agosto 2008.

Campagna "Più diritti più sicurezza" (2)

Stati Uniti d'America - L'11 giugno 2009 Mohammed el Gharani, detenuto a Guantánamo Bay dal febbraio 2002, è stato trasferito nel suo paese di origine, il Ciad. Cinque mesi prima un giudice federale aveva ordinato il suo rilascio. El Gharani era stato arrestato in Pakistan alla fine del 2001, all'età di 14 anni, e consegnato alle forze statunitensi che, dopo un breve periodo di detenzione in Afghanistan, lo avevano portato nel centro di detenzione di Guantánamo Bay.

Giustizia internazionale

Cile - Il 17 giugno 2009 la Camera dei Deputati ha approvato la legge di ratifica dello Statuto della Corte penale internazionale. Il Cile è diventato così il 108mo stato parte dello Statuto.

Pena di morte (3)

Iran - Il 27 maggio 2009 il capo dell'autorità giudiziaria ha sospeso l'esecuzione di Mohammed Reza Haddadi, a poche ore dalla prevista impiccagione. Haddadi era stato condannato a morte per un omicidio commesso quando aveva circa 15 anni.

Pena di morte (4)

Togo - Il 23 giugno 2009 l'Assemblea nazionale ha votato all'unanimità in favore dell'abolizione della pena di morte. Il Togo diventa così il 15mo stato africano abolizionista, il 94mo a livello mondiale. "Questo paese ha deciso di istituire un sistema giudiziario sano, che riduce il rischio di errori giudiziari e garantisce i diritti delle persone", ha commentato il ministro della Giustizia Kokou Tozoun. "Questo nuovo sistema non è più compatibile con un codice penale che mantiene la pena di morte e concede all'autorità giudiziaria un potere assoluto, con conseguenze irrevocabili".

Campagna "Più diritti più sicurezza" (3)

Stati Uniti d'America / Arabia Saudita - Il 12 giugno 2009 Ahmed Zuhair è stato rilasciato dal centro di detenzione di Guantánamo Bay e ha fatto rientro nel suo paese, l'Arabia Saudita. Arrestato in Pakistan alla fine del 2001 da un gruppo di uomini in borghese, nel marzo 2002 era stato consegnato alle autorità statunitensi. Dal giugno 2002, ha trascorso sette anni a Guantánamo Bay senza accusa né processo. A Guantánamo rimangono ancora 229 detenuti.

Rilasci

Siria - Maryam Kallis e Yasser Zahur Ahmed, due cittadini britannici, sono stati rilasciati il 7 giugno 2009 a seguito di ripetuti appelli di Amnesty International e hanno potuto fare rientro nel Regno Unito. Hanno trascorso quasi tre mesi in carcere, senza assistenza legale senza conoscere la ragione dell'arresto. In un primo momento le autorità siriane avevano fatto sapere a quelle di Londra che la coppia era sospettata di far parte di un'organizzazione terrorista legata al-Qa'eda.

giovedì 22 gennaio 2009

Buone Notizie

Pena di morte

Ghana - Il 9 gennaio 2009 Il presidente uscente John Kuffour ha commutato tutte le condanne a morte. Secondo i dati di Amnesty International, il provvedimento ha riguardato 108 prigionieri in attesa di esecuzione, 105 uomini e tre donne. L'ultima esecuzione nel paese ha avuto luogo nel 1993.

Rilasci

Cambogia - Il 31 dicembre 2008 la Corte d'appello ha disposto la scarcerazione di Born Samnang e Sok Sam Ouen, due uomini ingiustamente condannati il 1 agosto 2005 a 20 anni di carcere per l'omicidio del sindacalista Chea Vichea. Le indagini e il processo non furono in linea con le norme del diritto internazionale, non tenendo in conto il fatto che i due imputati avevano presentato forti alibi. Amnesty International ha svolto una campagna per la loro liberazione e continua a chiedere che siano arrestati e processati i veri responsabili dell'omicidio Chea Vichea.

Sparizioni

Montenegro - A seguito di una lunga campagna di Amnesty International, il 25 dicembre 2008 il governo ha riconosciuto la propria responsabilità per la sparizione, avvenuta nel 1992, di 83 rifugiati musulmano bosniaci. Le autorità montenegrine hanno accettato di risarcire 193 persone, nove delle quali sopravvissute alla sparizione e alla successiva detenzione. Le altre persone che riceveranno il risarcimento sono familiari degli scomparsi.

martedì 28 ottobre 2008

Buone Notizie

Pena di morte (1)

Iran - Iman Hashemi, condannato a morte a 17 anni per un omicidio presumibilmente commesso dal fratello, poi suicidatosi, è stato graziato il 14 ottobre 2008 dopo aver ottenuto il perdono della famiglia della vittima. Ha trascorso nel braccio della morte quasi due anni. All'indomani della condanna a morte, Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente in suo favore.

Pena di morte (2)

Afghanistan - Il 21 ottobre 2008 una corte d'appello ha annullato la condanna a morte inflitta per blasfemia a Sayed Pervez Kambakhsh, uno studente di giornalismo di 24 anni. Khambakhsh era stato condannato a morte quest'anno a gennaio per avere, secondo l'accusa, scaricato da Internet materiale sul ruolo della donna nell'Islam, avervi aggiunto dei commenti e averlo diffuso all'interno della sua università. Khambakhsh rischia ancora una condanna a 20 anni di carcere e Amnesty International continua a chiedere la sua liberazione.

Pena di morte (3)

Stati Uniti d'America - Il 24 ottobre 2008 la Corte degli appelli dell'11mo circuito ha sospeso l'esecuzione di Troy Davis, prevista in Georgia lunedì 27 ottobre. Davis è stato condannato a morte nel 1991 per l'uccisione dell’agente di polizia Mark Allen MacPhail in un Burger King di Savannah, nello Stato della Georgia: un omicidio che Davis continua a negare di aver commesso. Contro di lui non sono mai state presentate prove concrete e l’arma del delitto non è mai stata ritrovata. Il processo si è basato interamente su deposizioni fatte a seguito di pressioni della polizia, le quali presentavano notevoli incongruenze e che in seguito sono state ritrattate da molti dei testimoni. Davis si è visto inoltre negare ripetutamente la possibilità di presentare nuove testimonianze che avrebbero potuto scagionarlo dall'accusa di omicidio. Davis era già stato a un passo dall’esecuzione nel luglio 2007 e nel settembre 2008.


Prigionieri di coscienza (1)

Libia - Idriss Boufayed, 50 anni, prigioniero di coscienza adottato da Amnesty International, è stato rilasciato l'8 ottobre 2008 per motivi di salute. Era stato arrestato il 16 febbraio 2007, a 24 ore dallo svolgimento di una manifestazione pacifica che aveva promosso insieme ad altri oppositori. Detenuto in isolamento fino al 24 giugno dello stesso anno, era stato processato e condannato a 25 anni di carcere per "tentativo di rovesciare il sistema politico" e "contatti con potenze nemiche". Nel maggio 2008 gli è stato diagnosticato un cancro ai polmoni.

Campagna "Più diritti più sicurezza"

Regno Unito - Il 13 ottobre 2008 la Camera dei Lord ha respinto il progetto governativo di estendere fino a 42 giorni il periodo di detenzione preventiva, senza ricevere alcuna incriminazione, nei casi di terrorismo.

Pena di morte (4)

Iran - Il 16 ottobre, l’Iran ha annunciato che metterà fine alla pena di morte per i minori di 18 anni. La direttiva emessa dalle autorità iraniane ha ordinato a tutti i tribunali di cessare le esecuzioni di minori riconosciuti colpevoli di crimini capitali. Al posto della condanna a morte, la direttiva stabilisce che i giudici possono emettere nei confronti di minorenni pene comprese tra 15 anni di detenzione e l’ergastolo. Amnesty International chiede che le leggi iraniane e la loro applicazione aderiscano alla Convenzione sui diritti dell’infanzia, della quale l’Iran è paese parte, che vieta la
detenzione a vita senza possibilità di uscita per reati commessi da persone minori di 18 anni. Amnesty International chiede, inoltre, al parlamento iraniano (Majles) che la direttiva venga rapidamente inserita tra i provvedimenti in esame, e al più alto organismo legislativo del paese, il Consiglio dei Guardiani, di sostenere questa iniziativa.

martedì 20 maggio 2008

Buone Notizie

Campagna "Più diritti più sicurezza"

Stati Uniti d'America - Il 1° maggio 2008 le autorità statunitensi hanno rilasciato nove detenuti di Guantanamo: i sudanesi Sami al-Hajj, Yacoub al-Amir e Walid Ali; il marocchino Said Bouajaadia e cinque afgani di cui non sono ancora note le generalità. Sami al-Hajj, giornalista di al-Jazeera, era stato arrestato in Pakistan il 15 dicembre 2001 insieme alla sua troupe; dopo un periodo di detenzione nelle mani delle forze Usa in Afghanistan, il 13 giugno 2002 era stato trasferito a Guantanamo, dove ha trascorso poco meno di sei anni senza mai essere accusato di alcun reato. La Sezione Italiana di Amnesty International aveva preso parte a una mobilitazione speciale per il suo rilascio.

Rilasci (1)

Messico - David Venegas, attivista dell'Assemblea popolare di Oaxaca (Appo), è stato rilasciato il 5 marzo 2008 dopo aver trascorso 11 mesi in carcere. Era stato arrestato ad Oaxaca il 13 aprile 2007, nel corso delle manifestazioni che chiedevano le dimissioni del governatore locale. Arrestato senza mandato, sulla base di accuse probabilmente fabbricate, Venegas ha denunciato di aver subito torture nel corso della detenzione. Per questa ragione, Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente in suo favore.

Tortura

Turchia - L'11 aprile 2008, a seguito di un'azione urgente di Amnesty International, la polizia di Hakkari ha rilasciato Cuneyt Ertus, un ragazzo di 15 anni arrestato il 22 marzo durante le celebrazioni del Newroz, il capodanno curdo. Le immagini televisive avevano mostrato agenti di polizia accanirsi contro Ertus, già arrestato e inerme. Su sollecitazione di Amnesty International, le autorità hanno anche disposto il ricovero ospedaliero del ragazzo.

Pena di morte

Iran - Grazie alle pressioni dell'Unione europea e di Amnesty International, che aveva diramato un'azione urgente, il 7 maggio 2008 le autorità giudiziarie hanno sospeso l'esecuzione di Behnoud Shojaee, condannato a morte quando era ancora minorenne per aver ucciso un coetaneo nel corso di una rissa. La famiglia di Shojaee e quella della vittima stanno cercando ora di raggiungere un accordo per un risarcimento che possa dar luogo all'annullamento definitivo della condanna.

Difensori dei diritti umani

Messico - A seguito di un'azione urgente di Amnesty International, nel mese di aprile 2008 sono cessate le minacce di morte nei confronti dell'avvocato Isaac Torres Carmona, esponente della Lega messicana per la difesa dei diritti umani. Le intimidazioni contro di lui erano iniziate nell'aprile 2007, nel contesto della crescente tensione e delle manifestazioni organizzate nello stato messicano di Oaxaca per chiedere le dimissioni del governatore.

Rilasci (2)

Guinea Equatoriale - Brigida Asongsua Elo è stata rilasciata senza alcuna accusa il 25 aprile 2008, dopo oltre quattro mesi di detenzione trascorsi, in condizioni estremamente dure, in una cella della stazione centrale di polizia della capitale Malabo, sovraffollata e priva di esercizi igienici. Era stata arrestata il 16 dicembre 2007. Il giorno prima era andata a trovare in carcere suo marito, il prigioniero di coscienza Guillermo Ela Nguema, condannato nel 2002 a 20 anni di carcere con l'accusa di aver tentato un colpo di Stato. nAmnesty International aveva lanciato un'azione urgente per tutelare l'incolumità di Brigida Asongsua Elo, chiedendo inoltre che la donna fosse incriminata per un reato di accertata natura penale oppure immediatamente rilasciata.

Diritti economici, sociali e culturali

Cambogia - Otto abitanti del villaggio Mittapheap 4, un sobborgo della città di Sihanoukville, sono stati rilasciati alla fine di aprile 2008 dopo che la Corte d'appello, sollecitata da Amnesty International, aveva rifiutato di emettere una condanna più pesante nei loro confronti. Le otto persone, insieme a un'altra condannata in contumacia, erano state processate nel luglio 2007 per avere, secondo l'accusa, partecipato alle violenze che ebbero luogo durante lo sgombero forzato e la distruzione delle loro case e proprietà, avvenuto il 20 aprile dello stesso anno. Nonostante la mancanza di prove, sette imputati erano stati condannati a 75 giorni di carcere e gli altri due a otto mesi. L'accusa aveva fatto appello contro la condanna e gli otto uomini erano rimasti in prigione, in attesa della sentenza d'appello, nonostante fossero scaduti i termini della carcerazione.

martedì 29 aprile 2008

Buone Notizie

Campagna "Mai più violenza sulle donne"

Guatemala - Il 14 aprile 2008 il Congresso ha approvato la legge contro il femminicidio. Chi, "nell'ambito delle relazioni diseguali di potere tra uomini e donne, uccide una donna", sarà condannato a una pena da 25 a 50 anni di carcere. La legge stabilisce inoltre pene da 5 a 12 anni per chi commette violenza fisica o sessuale contro le donne (inclusa "l'opposizione dell'aggressore all'uso di metodi contraccettivi") e da 5 a 8 anni per il reato di violenza psicologica. Infine, il nuovo testo introduce il reato di violenza economica ("attingere senza consenso ai beni delle donne o trattenere documenti che attestano le loro proprietà), per cui sono previste sanzioni da 5 a 8 anni.


Diritti economici, sociali e culturali

Israele - Rihab 'Attia Abu Taha, Ahmad Mas'oud, Amin Fayad, Bassam al-Dos, Ibrahim al-Qanou e Iyad Jandiya, sei palestinesi in gravissime condizioni di salute, sono stati autorizzati dalle autorità israeliane, tra la fine di febbraio e la fine di marzo del 2008, a lasciare la Striscia di Gaza per ottenere cure mediche vitali. Un altro palestinese, Sha'aban Abu 'Obeid, ha potuto essere curato dopo che Israele ha concesso a un chirurgo di angioplastica di entrare nella Striscia di Gaza. Il 14 gennaio, Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente chiedendo al governo israeliano di tutelare il diritto alla salute di un gruppo di pazienti palestinesi in gravi condizioni di salute che, a causa del blocco e della situazione di sicurezza di Gaza, non potevano ricevere cure mediche adeguate.


Prigionieri di coscienza (1)

Etiopia - Daniel Bekele (direttore delle politiche di Action Aid Etiopia e avvocato) e Netsanet Demissie (direttore dell'Organizzazione per la giustizia sociale in Etiopia) sono stati scarcerati il 28 marzo 2008 a seguito di un provvedimento di grazia. I due attivisti per i diritti umani erano stati imprigionati nel novembre 2005, nel corso del giro di vite che aveva ridotto al silenzio le proteste contro lo svolgimento irregolare delle elezioni politiche di maggio. Bekele e Demissie erano stati condannati, il 24 dicembre scorso, a due anni e sei mesi di carcere.
Amnesty International li aveva adottati come prigionieri di coscienza e aveva sollecitato a più riprese il loro rilascio.


Prigionieri di coscienza (2)

Iran - Mahmoud Salehi, sindacalista indipendente, è stato rilasciato il 6 aprile 2008 dopo aver trascorso un anno in carcere. Il 9 aprile 2007 era stato condannato a quattro anni, poi ridotti a uno in seguito alle pressioni internazionali, per aver organizzato una manifestazione il 1 maggio 2004, in occasione della Giornata internazionale del lavoro.
Amnesty International lo aveva adottato come prigioniero di coscienza e, insieme alle organizzazioni sindacali internazionali, aveva lanciato una campagna per ottenere il suo rilascio.

martedì 18 marzo 2008

Buone Notizie

Prigionieri di coscienza

Cuba - Il 17 febbraio 2008 sono stati rilasciati quattro prigionieri di coscienza adottati da Amnesty International: si tratta dei giornalisti Josè Ramon e Alejandro Gonzales, il sindacalista Pedro Alvarez e il dissidente Omar Pernet. I quattro stavano scontando lunghe pene detentive, emesse nel 2003 a seguito di un giro di vite contro attivisti, giornalisti e oppositori politici additati dalle autorità cubane come "mercenari al soldo degli Usa".


Diritti dei popoli nativi

Australia - Il 13 febbraio 2008 il nuovo primo ministro Kevin Rudd ha espresso le scuse formali da parte del governo australiano alla cosiddetta "Generazione rubata". Dal 1910 al 1970 le autorità perseguirono un programma ufficiale di separazione dei bambini delle comunità aborigene e dell'isola di Torres Strait. Molti bambini vennero sottoposti ad abusi sessuali, fisici e psicologici negli istituti nei quali vennero segregati. Per Amnesty International, le scuse ufficiali costituiscono il primo passo per porre fine alle sistematiche violazioni dei diritti umani che colpiscono le comunità native.

lunedì 17 marzo 2008

Buone Notizie

Prigionieri di coscienza (1)

Federazione Russa - Mikhail Trepashkin, avvocato ed ex funzionario dei servizi federali di sicurezza, è stato rilasciato il 30 novembre 2007.
Nel maggio 2005, un tribunale militare l'aveva condannato a quattro anni di carcere per "rivelazione di segreti di Stato" e "possesso illegale di armi". Amnesty International aveva avviato una campagna in suo favore, centrata sull'iniquità del processo, sulle dure condizioni detentive e sulla negazione di cure mediche in carcere.


Prigionieri di coscienza (2)

Iran - Milad Moini e Younes Mir Hosseini, due aderenti al gruppo "Studenti per la libertà e l'eguaglianza", sono stati rilasciati il 15 gennaio 2008.
Erano stati arrestati il 7 dicembre scorso, mentre prendevano parte con decine di altri colleghi a una manifestazione indetta in occasione della Giornata nazionale degli studenti universitari. Amnesty International aveva lanciato un'azione urgente in loro favore, temendo che potessero essere torturati in carcere.


Rilasci

Sudan - Ammar Najm Eddine Jalak, segretario del dipartimento Informazione e cultura del Movimento per la liberazione del popolo sudanese/ufficio di Khartoum, è stato rilasciato il 22 gennaio 2008, a seguito di un'azione urgente di Amnesty International. Era stato arrestato il 23 novembre 2007 e accusato di cospirare con l'Esercito di liberazione del Sudan, un gruppo armato di opposizione, per fomentare la lotta armata nella regione settentrionale della Nubia. Durante la detenzione, nella prigione di Dabak, è stato sottoposto a tortura.

domenica 16 marzo 2008

Buone Notizie

Campagna "Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina"

Repubblica popolare cinese - Li Heping, avvocato e attivista per i diritti umani di Pechino, si è ripreso dai postumi di un'aggressione subita nel parcheggio del suo ufficio, il 29 settembre 2007. Da quando del suo caso si è interessata Amnesty International (anche attraverso la Maratona Azioni Urgenti della Sezione Italiana), le minacce sono cessate. L'avvocato ha anche ottenuto il rinnovo della sua licenza.


Campagna "Mai più violenza sulle donne"

Unione europea - Il 14 dicembre 2007, su sollecitazione di Amnesty International, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulle "donne di conforto", le migliaia di giovani donne di diverse nazionalità ridotte in schiavitù sessuale dall'esercito giapponese nel corso della Seconda guerra mondiale. Così come quelle adottate dal Congresso Usa e dai parlamenti di Canada e Olanda, la risoluzione chiede al Giappone di ammettere ufficialmente le sue responsabilità storiche, esprimere le scuse alle vittime e fornire una riparazione.


Pena di morte (1)

Uzbekistan - Il 1° gennaio 2008 l'Uzbekistan ha ufficialmente abolito la pena capitale.


Pena di morte (2)

Corea del Sud - Grazie a un'amnistia presidenziale, il 30 dicembre 2007 sei condannati a morte hanno ottenuto la commutazione della pena in ergastolo.


Campagna "Più diritti più sicurezza"

Stati Uniti d'America - Il 28 dicembre 2007, 10 cittadini di nazionalità saudita sono stati rilasciati dal centro di detenzione di Guantánamo. Il numero dei detenuti ancora presenti a Guantánamo è sceso così a 275.


Pena di morte (3)

Iran - Il 24 dicembre 2007 Sina Paymand, condannato a morte nel 2004 per aver ucciso uno spacciatore nel corso di una rissa, e' stato liberato dopo che la famiglia della vittima ha ottenuto un risarcimento. Paymand stava per essere impiccato il 20 settembre 2006 quando, con la corda già al collo, chiese di poter suonare per l'ultima volta il suo flauto. I familiari della vittima, presenti sul posto, si commossero, chiesero di sospendere l'esecuzione e accettarono di negoziare un risarcimento.


Rilasci

Sudan - Il 31 dicembre 2007 Abdel Jalil Basha (segretario generale del Partito per la riforma e il rinnovamento), Ahmad Salman (assistente di Abdel Jalil Basha), Khabbashi Khater Mohammed Ahlad (commerciante), Tawer Osman Tawer e Yaqoub Yahya (ex ufficiali delle forze armate) e almeno altre 22 persone sono stati graziati in occasione del 52simo anniversario dell'indipendenza del paese. Erano detenuti nella prigione di Kober dal luglio 2007 con l'accusa di sabotaggio ai danni del governo. Amnesty International aveva emesso varie azioni urgenti in loro favore.


Campagna "Mai più violenza sulle donne"

Ungheria - Il 5 dicembre 2007 il governo ha incontrato una serie di Organizzazioni non governative, tra cui Amnesty International, per presentare il testo del protocollo per le vittime e le sopravvissute allo stupro, di prossima introduzione. L'iniziativa, concordata tra governo, Ong, polizia, magistratura e sistema sanitario, fa seguito alla presentazione di un rapporto di Amnesty International sulla violenza domestica in Ungheria. Il protocollo stabilirà norme da seguire per tutti i servizi pubblici cui le vittime di stupro dovessero rivolgersi.